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Traccia permanente

NetworkIl ragionamento che intendo fare parte da questo articolo di Massimo Mantellini pubblicato su ilpost.it.

La ragazza sorride. Allarga le braccia. In una delle tre foto abbraccia un ragazzo più giovane (un parente? Un amico?) la faccia di lui resa irriconoscibile con un effetto pixel. Come si fa con i bambini o con la faccia di qualcuno che era lì di passaggio ma che non c’entra nulla. Quei pixel aggiungono pena alla pena. […]

[…] Ora la ragazza è morta e i giornali, quasi tutti, hanno usato le sue foto, prese dal suo profilo Facebook per corredare i servizi di cronaca nera che parlano di lei. Hanno chiesto il permesso a qualcuno? Non ce n’è stato bisogno. Erano lì, su Internet, è bastato un colpo di mouse per impadronirsene. Un altro per pubblicarle. […]

Qui si può leggere l’intero articolo

Circa sei mesi fa, io e mia moglie Alessandra, ci siamo trovati davanti una platea di adulti scout dell’Assoraider. Il tema del dire era “Web e scautismo”.

Si è parlato sopratutto del rapporto che può intercorrere tramite la rete tra l’adulto educatore e il ragazzo. Al di la del tracciare i limiti di responsabilità e a esporre la potenza che un mezzo come i social mettono a disposizione, si sottolineava un aspetto fondamentale: nel momento in cui si va a pubblicare una qualsiasi cosa su internet, sia sul nostro sito personale con dieci accessi settimanali che sul nostro profilo Facebook che vanta centinaia di amicizie, noi ne perdiamo il controllo.

Quello che spessissimo dimentichiamo è che in maniera diretta o indiretta chiunque può accedere ai nostri contenuti e farne quello che meglio crede, indipendentemente dalla nostra volontà e indipendentemente dal tempo che sono stati raggiungibili.

Facebook e i social in generale hanno messo alla portata di chiunque uno strumento estremamente semplice per raggiungere una platea ampia. Di contro spesso danno una falsa sensazione di privatezza.

Credo sia capitato un po’ a tutti di avere a che fare con un contatto che esterna in maniera esagerata i suoi sentimenti di amore o di odio verso qualcuno o qualcosa, dimenticando che al 99% delle persone raggiunte non può interessare.  Il più delle volte si genera fastidio e imbarazzo.

Pochissimi di noi andrebbero sulla pubblica piazza a urlare il proprio amore incondizionato verso il proprio partner dal balcone di casa o nella pubblica piazza. Quindi perchè farlo sulla rete?

Ma sopratutto: sai che stai lasciando una traccia indelebile?

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Vent’anni e non sentirli

Cavalieri ieri e oggiUn seme, un idea lanciata nel dicembre del 1994 oggi ha compiuto venti anni.

Venti anni fa nasceva La Compagnia dei Cavalieri della Spada e dell’Anello.

Otto anni del mio Scautismo sono stati dedicati ai Cavalieri, ma loro hanno continuato ben oltre il mio passaggio di testimone.
Come in tutte le cose, con degli alti e con dei bassi, ma ci sono stati sempre.

Orgoglioso di aver camminato con loro.

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Altro giro, altro anno scaut

E per un’ altra volta si inizia. Da quel 17 settembre 1982 sono passati trentadue anni. Da quel primo anno Scaut. Da quella prima volta che ho messo piede in sede.
Ricordo che era un venerdì.

Le esperienze sono state veramente tante. Col tempo anche le responsabilità assunte.

Qualche alto e basso, ma sempre presenti, sempre convinti che il modello di vita proposto fosse valido.

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O Luna, pallida Luna

Il post di Franz di rientro dal Tor des Geants, mi ha fatto tornare in mente le tante volte in cui con gli scaut mi son trovato a camminare la notte sul sentiero illuminato dalla sola luce della Luna.

E’ qualcosa di speciale e magico. Dopo che hai spento la tua torcia, che un minuto prima ti è servita per vedere dove mettere i piedi, hai bisogno di una manciata di secondi perché i tuoi occhi si abituino alla nuova situazione.

Passato questo tempo inizia lo spettacolo. Prima il tuo campo visivo era limitato dal solo cono di luce artificiale della torcia, ora invece si apre a tutto il mondo che hai intorno.
E’ come se ci fosse un sole che irradia una luce molto differente, forse più fredda ma sicuramente più morbida.
Magica e speciale.

Notti intere sotto una luna di vetro
Il vento fischia e sussurra, fischia e sussurra
Come Cavalieri su strada nuova avanziamo, avanziamo
Il fuoco scalda le notti, accende giustizia nei nostri cuori

 

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