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Correndo nel blu

Cala SisineCirca un anno fa, un amico podista milanese mi raccontava di aver ricevuto l’invito per andare a correre lungo quel percorso chiamato “Profondo Blu”.

Gli dissi che il sentiero si snodava lungo una delle zone più spettacolari della Sardegna è che onestamente, prima di affrontarlo di corsa, sarebbe stato meglio farlo una prima volta al passo lento del sentierista.

Tranne alcune deviazione, l’ho percorso da Baunei a Cala Gonone diverso tempo fa, per la precisione nel luglio del 1988, e ancora conservo un ricordo bellissimo. Cinque giorni tra mare, roccia calcarea abbagliante al sole e natura selvaggia.

Fosse per me, lo rifarei anche domani.

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Monti e Mari

imageGiornata variegata.
Sveglia alle 6.30 per andare a correre per boschi sui Settefratelli.
Venti chilometri in 3h15′ con un dislivello positivo di 1500 metri circa.

Finito il giri, a casa a prendere la moglie per andare in spiaggia e godersi quello che rimane della stagione balneare che si sta per concludere.

Al pomeriggio, dopo aver pranzato, la pennica pesante è stata un obbligo.

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Su e giù per monti

Uscita_SettefratelliQuesta volta ci siamo riusciti. Replica del giro fatto due settimane fa evitando di tornare sui miei passi.

Il segreto è stare molto più concentrati sui segnali di sentiero quando questo spiana un minimo e diventa meno netto.

Facile a dirsi e un po’ meno farlo, perché il fondo è molto sconnesso e sassoso e spesso bisogna scegliere se guardare dove mettere i piedi ed evitare storte o cadute o guardarsi intorno per seguire i segnali.

Il Trail del Monte Casto si avvicina. Ho scommesso sulla 46 chilometri, una scommessa abbastanza azzardata.

E’ andata abbastanza bene, ma rimangono poche settimane per cercare di allenarsi al meglio.

A parte le gambe dolenti, i frutti della giornata sono stati un piccolo video e alcune foto.

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E’ tempo di NYCM

Ci sono affezionato. Per me è stata la prima e dopo la prima ce ne sono state altre due.

La New York City Marathon per molti è “La Maratona”. Per chi ne ha corse diverse in diverse città è una bella maratona.

Ormai manca un mese all’edizione 2014 e la macchina mediatica inizia ad andare a regime. Ecco un video di questi giorni che al di là della retorica rende abbastanza giustizia  all’evento.

http://youtu.be/mrnsi2kTSs8

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Le due verità

sottolapioggiaCome spesso accade, per uno stesso fatto ci sono più punti di vista.

Nel mio vissuto personale, ieri mi sono alzato alle sei del mattino per mettermi in macchina, fare una ventina di chilometri e andare in solitudine a correre per boschi e sentieri; sentieri che non sono mai stati più di dieci metri in piano. Potevano essere o in ripida salita o in ripida discesa, e tra le due cose non sempre la scelta è scontata.

Faccio un altro esempio: circa un anno fa ho partecipato al mio primo trail, la versione breve del trail del monte Casto. Ventun chilometri per circa novecento metri di dislivello positivo.
Era una giornata nuvolosa ma mite. Alcuni amici presenti mi hanno fatto notare che l’anno precedente si erano divertiti molto di più, c’era tanto fango e, saliti un po’ in quota, anche della neve.

Per cui in alcuni casi è vero il contrario: per far rimanere certe persone a casa al calduccio sotto le coperte bisogna minacciare loro e le loro famiglie.

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Andando per sentieri

Su CunventuSveglia alle sei per andare a correre per sentieri.
È’ stata una uscita di tre ore abbondanti per fare quindici chilometri circa.

Percorso piuttosto impegnativo sia come pendenza che come fondo, per la maggior parte sconnesso e pietroso.

Le gambe ora dolgono, ma recupereranno in un giorno.

Prossimo appuntamento tra due domeniche.

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Dacci oggi il nostro stimolo quotidiano

RaceTheTubeNella nostra quotidianità abbiamo bisogno costantemente di stimoli per crescere o per semplicemente affrontare la mediocrità della routine.
Questo vale sia per il lavoro che per la propria vita privata. Quante volte ci è capitato di vedere delle altre persone che non mettono un briciolo di passione nel lavoro che svolgono o che sono sopraffatte e soverchiate dalla noia.

Quando vedo dei video come quello qui sotto, prima sono affascinato dall’impresa in se, poi inizio ad allargare il punto di vista e perso alla preparazione, a quanti allenamenti sono stati necessari, alla misurazione dei tempi medi che impiega la metro a fare quelle due stazioni, alla scelta di quelle due particolari stazioni, al momento in cui è nata l’idea di fare questa scemenza.

Ecco, spesso ci si ferma all’idea. Immagino questa situazione: sera tra amici, una pizza e delle birre. Si scherza e si dicono stupidaggini a ruota libera sino a quando una, forse quella che in principio poteva sembrare la più grossa, prende forma, supera la soglia della fantasia e inizia a diventare progetto.

Ecco, credo che nella propria vita sia necessario ogni tanto trasformare una sciocchezza in un progetto. Alle volte fine a se stesso, ma che ci faccia gustare il potere di trasformare un sogno in realtà.

P.S.
Conosco una persona che in una situazione analoga ha fatto una discesa in corda doppia da un terrapieno di un bastione in pieno centro storico cittadino. Così, senza un vero senso, per il gusto di dare forma a un’idea.

Ispirazione qui.

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Correndo nella bergamasca

runtasticIl mio lavoro ha diversi aspetti negativi: orari molto poco definiti che hanno la tendenza a sforare sia per quanto riguarda quello di inizio che quello di fine; sede di lavoro molto varia, per ora solo l’Italia ma non escludo in un futuro che possa espandersi anche in Europa.

Questo per chi lo vede dall’esterno. Per me spesso questi sono aspetti positivi. In buona sostanza è un lavoro che rifugge la ripetitività e la routine.

Se sono in un posto nuovo, come in questa settimana, si pongono diverse questioni da risolvere: trovare un hotel decente che allo stesso tempo non sia troppo costoso; trovare anche dei luoghi dove mangiare, la mattina in maniera meno impegnativa e più veloce mentre la sera più tranquilla e di qualità.

Non ultimo trovare dei posti dove, quando vinco la pigrizia, andare a correre.
Questo pomeriggio sono uscito all’avventura, nel senso che non avevo idea di cosa avrei trovato.
Infatti dopo qualche chilometro sulla ciclabile che costeggia la provinciale, mi sono avventurato su parallele e traverse che mi hanno dato più soddisfazione.

Alla fine sono venuti fuori dieci chilometri ad un ritmo apprezzabile.

Probabilmente giovedì si replicherà.

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Tor des Geants

Oggi parte la quinta edizione del Tor des Geants.

Non entro nel dettaglio di cosa sia di preciso, c’è un sito, http://www.tordesgeants.it, che dettaglia abbondantemente la cosa.

Mi limito a dire che il sottotitolo è “Endurance trail della Valle d’Aosta”, che in una frase vuol dire 8 giorni di gara, inizia oggi e finisce il 14, 330 chilometri e 24.000 metri di dislivello  positivo.
Il tutto dentro lo scenario spettacolare delle due alte vie valdostane.

Semplificando di molto e volendo tracciare una media, sono poco più di 41 chilometri al giorno e 3000 metri di dislivello positivo.
Anche fare un solo giorno di gara è qualcosa di notevole.

Lo corre per la seconda volta un amico DRS, Franz Rossi. Lo seguirò tramite il live tracking 

Per avere una idea un bel video (grazie al link di amica Edda su Facebook).

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