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Un Anello per ghermirmi

The RingPartendo da questo post di Franz, mi sono domandato quale libro negli ultimi anni avesse scatenato maggiormente la mia fantasia.

Dopo una breve riflessione sono arrivato alla conclusione che Il Signore degli Anelli sia l’opera che più mi abbia colpito nell’età adulta.

E questo molto prima che venissero prodotti i tre film.

Quello che mi colpì maggiormente dopo la prima lettura fu lo spessore della storia. La sensazione fu che in un libro di 1200 pagine fosse raccontata una porzione precisa e delimitata di un mondo molto più ampio e articolato.

Questa sensazione in seguito ha avuto conferma quando, approfondendo la conoscenza dell’opera di J.R.R. Tolkien, sono arrivato a leggere Il Silmarillon.

Il Signore degli Anelli è uno dei pochi libri che al lor termine mi hanno lasciato una profonda sensazione di assenza, uno di quei libri che avresti voluto che non finissero mai.

Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende.

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