Categories
post

American Coffee

Americano coffee

Se lavoro da casa e ho qualche minuto in più da dedicare alla pausa di mezza mattina mi dedico alla preparazione del caffè americano.

Ho per casa del caffè comprato non mi ricordo quando negli USA e ho anche i filtri per produrlo.

Il sistema è in un certo qual modo rozzo ma efficace.

Un po’ di acqua bollente e un po’ di pazienza per farla percolare lentamente attraverso la polvere e il filtro e il bibitone caldo è pronto.

So di far inorridire i puristi dell’espresso. Infatti L’Espresso è un’altra cosa.

Quando parliamo di american coffee dovremmo parlare di bevanda al gusto di caffè.

112 post in 124 giorni
#post 92/112

Categories
Link

L’ombrellino

Ombrellino cocktailLa cosa mi ricorda un dialogo di un film con Tom Cruise, probabilmente Cocktail, in cui il protagonista spiegava alla donna che aveva di fronte al tavolo di un bar che l’uomo che aveva inventato l’ombrellino che orna i gelati e i cocktail era stramilionario.

Questo ho pensato leggendo l’articolo de Il Post sui tappi dei contenitori di caffè.

Bere da un contenitore aperto mentre si cammina senza rovesciarsi tutto addosso o senza scottarsi infatti è pressoché impossibile, soprattutto se si tratta di caffè o tè molto caldo. Negli anni Settanta se un cliente di una caffetteria voleva portarsi via il caffè caldo da bere per strada doveva farsi da solo un buco nel tappo di plastica che chiudeva il bicchiere, e bere attraverso quello. Ma questo tipo di manovra era così scomoda che spesso le persone rischiavano di bruciarsi la mano o sbrodolarsi il caffè addosso. Così negli anni Ottanta ingegneri ed esperti di packaging alimentare cercarono di trovare una soluzione al problema, arrivando a un prodotto simile a quello usato adesso: un coperchio di plastica che chiude ermeticamente il bicchiere di carta ma ha un foro dal quale bere comodamente anche camminando.

Leggi l’articolo integrale.

107 post in 114 giorni
#post 70/107