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Fango e pale

C’è tanta rabbia e ci sono mille ragioni per averla.

Genova è in ginocchio, Parma è devastata e queste sono soltanto le ultime di una lunga serie di città e parti del territorio italiano che sono vittima degli eventi naturali.

Non voglio e non sono in grado di fare un’analisi sul dissesto idrogeologico del nostro territorio e sulla responsabilità dei nostri amministratori, ma guardando di sfuggita un TG ho visto con quanto rilievo veniva passata la notizia secondo cui i vari politici in visita alle zone disastrate siano stati invitati a prendere la pala per partecipare alla pulizia della città.

Ho anche visto una foto in cui un vice console di non mi ricordo quale nazione si dava da fare, attrezzi alla mano, per rimediare ai danni dell’alluvione.

Allora, tutto quello che volete, ma io mi attendo che i volontari e gli addetti intervengano e si diano da fare, mentre politici e amministratori vadano a fare quello per cui sono stati eletti e o nominati, ovvero impedire che queste cose continuino ad avvenire.

Gli operai lasciatelo fare agli operai.

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Soffioni e memoria

Soffione docciaL’intenzione era quella di fare una foto al soffione della doccia. Un soffione bello grande, di quelli che danno soddisfazione.

Alla fine è venuto fuori un selfie da esibizionista, dove mi si vede abbastanza discinto.

Per lavoro mi capita spesso di dormire fuori casa e appena entro in una camera di hotel controllo la consistenza del materasso e le condizioni del bagno.

Ho ancora uno stupendo ricordo dell’hotel Santa Lucia di Napoli di oltre venti anni fa. Ora è una struttura di lusso, al tempo lo stavano ancora ristrutturando.

In particolare mi è rimasto impresso il soffione della doccia: era bello grande e faceva passare una quantità d’acqua notevole. Ogni doccia una gran goduria.

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Monti e Mari

imageGiornata variegata.
Sveglia alle 6.30 per andare a correre per boschi sui Settefratelli.
Venti chilometri in 3h15′ con un dislivello positivo di 1500 metri circa.

Finito il giri, a casa a prendere la moglie per andare in spiaggia e godersi quello che rimane della stagione balneare che si sta per concludere.

Al pomeriggio, dopo aver pranzato, la pennica pesante è stata un obbligo.

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Il potere ha paura della bibbia

Il potere ha pauraLa foto è stata fatta oltre un anno fa, nel centro di Cuneo. Era stata fatta una discreta campagna perché non era difficile leggerlo sotto i portici che ornano le vie principali.

Un un piccolo capolavoro del genere. Si tratta di una via di mezzo tra il religioso integralista e la teoria del complotto.

Gli ingredienti principali sono i poteri forti e in buona parte occulti e la religione vissuta come casta di eletti e martiri.

Il tutto potrebbe anche rientrare nella già citata rubrica “E chi se ne frega” se non mi venisse da pensare che realizzare manifesti e affissione è costato del denaro, denaro che qualcuno ha messo di tasca propria.

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Landing

Sant'EliaE’ finalmente venerdì.
Per uno come me che viaggia spesso non è raro che la giornata si concluda con un volo aereo che mi riporta a casa.

Il momento che mi fa dire sono rientrato è quando l’aereo in fase di atterraggio fa scorrere davanti a se la città.

Lo spettacolo parte dal colle di S.Elia che si affaccia sul mare e poi a seguire lo stadio, Bonaria, il porto con via Roma, il Largo e le due torri del comune e per concludere l’anfiteatro e Tuvixeddu.

Ancora pochi istanti e si tocca il suolo.

Casa!

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Casteddu sunset

Sunset

E’ un tramonto preso da uno dei balconi di casa. Lo skyline invece è quello del quartiere Castello di Cagliari.

Cagliari in sardo è Casteddu, ovvero Castello. Era la città fortificata, quella che stava in cima a un colle circondata dalle mura. Un quartiere che ha dato il nome all’intera città.

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From Genesis my revelation

Selling England by the PoundAvevo poco più di 13 o 14 anni, però avevo anche un fratello più grande di me di quattro anni. Siamo nella seconda metà degli anni settanta, io ero alle scuole  medie,  ascoltavo prevalentemente quello che le neo nate radio libere trasmettevano, più un po’ di cantautori: Bennato, Finardi, Guccini, ancora molto poco De Andrè. Ogni tanto orecchiavo quello che ascoltava il fratello maggiore. Tra 13 e 17 anni c’è un abisso. Ricordo di essere rimasto letteralmente rapito dal passaggio al flauto. Per me era magico. Nel vero senso della parola. Era Firth of fifth del Genesis. Mi si è aperto un vero universo. Solo molto più avanti avrei veramente approfondito. Mi sarei fatto registrare sul po’ di cassette, le fantastiche C90, con gli LP dei Genesis e con The Wall dei Pink Floyd, pubblicato nei miei primi anni di liceo. Il progressive o rock sinfonico. Fantastico! Due video: il primo è recente. Bello pulito ben infiocchettato; il secondo mostra tutti i suoi anni, con la telecamera che trema, ma con un Peter Gabriel spavaldo sul palco. 100 post in 100 giorni post #30/100

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Volo per Manhattan

nyc-vimeoQuesta mattina, in una pausa, ho controllato il costo del volo Cagliari-New York per la settimana dell’otto dicembre.
Con 650 euro circa ci si porta a casa il volo con scalo a Roma. Un buon prezzo.
Peccato che per altri impegni non lo possa fare, altrimenti non mi sarebbe dispiaciuto affatto.

Mi consolo con il video di qui sotto reperito tramite il NYC-Site.com dove c’è questo video, altri video e tanta, ma tanta altra roba sulla Grande Mela.

The Manhattan Project from Cameron Michael on Vimeo.

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Da Pigro a Rospo

ivan_graziani_-_pigro_-_frontQuello che mi appresto a scrivere è decisamente fuori stagione. Sarebbe stato più coerente se scritto a febbraio, ma tant’è, sempre per una serie di pensieri che si concatenano, sono arrivato ai Quintorigo.
Giusto perché venga messo agli atti, son partito dall’ascolto di Pigro di Ivan Graziani questa mattina su Radio Deejay, nella trasmissione del Trio Medusa.

Quest’ultimo anno credo di non aver visto neppure cinque minuti di Sanremo. Non che io abbia qualcosa contro il concorso canoro, ma dato che già normalmente vedo pochissima TV, la cosa è passata nella mia totale indiferenza.

Anni fa non era così, anni fa c’era la certezza che nella melassa di sentimenti immersi nel luogo comune si trovasse sempre qualche perla.
Gli esempi classici ed eclatanti sono un Vasco Rossi o uno Zucchero Fornaciari che, decisamente fuori contesto, vanno sul palco a cantare delle canzoni da fondo classifica del concorso ma che oggi consideriamo classici.

Ecco, io a Sanremo aspettavo questo, l’eccezzione.

Una era questa.

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Su e giù per monti

Uscita_SettefratelliQuesta volta ci siamo riusciti. Replica del giro fatto due settimane fa evitando di tornare sui miei passi.

Il segreto è stare molto più concentrati sui segnali di sentiero quando questo spiana un minimo e diventa meno netto.

Facile a dirsi e un po’ meno farlo, perché il fondo è molto sconnesso e sassoso e spesso bisogna scegliere se guardare dove mettere i piedi ed evitare storte o cadute o guardarsi intorno per seguire i segnali.

Il Trail del Monte Casto si avvicina. Ho scommesso sulla 46 chilometri, una scommessa abbastanza azzardata.

E’ andata abbastanza bene, ma rimangono poche settimane per cercare di allenarsi al meglio.

A parte le gambe dolenti, i frutti della giornata sono stati un piccolo video e alcune foto.

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