Peccato, stasera sarei andato volentieri alla maratona Evangelion. Il problema è andare a lavoro domani mattina.
Film già visti sul PC, ma lo schermo cinematografico è un’altra cosa.
Terzo giorno nella Grande Mela.
Tappa al Apple Store di Grand Central. Grande location la terrazza.
A seguire passeggiata lungo la 5th sino al Rockefeller Center. Tulipani e sculture in pietra.
Pomeriggio a Bryant Park a chiacchierare e a godersi la luce e il prato.
Poi passeggiata lungo la 6th e la 5th verso nord.
Conclusione della serata: shopping da Hollister.
Dal 2006 ad oggi ho corso quindici maratone. Un anno sono arrivato a correrne quattro. E quattro sono tante. Di queste quindici, tre le ho concluse a New York, ma il mio sogno è sempre stato quello di gareggiare una Boston Marathon.
Perché un sogno?
Perché in quasi tutte le altre maratone ti iscrivi, paghi e vai a correre, mentre a Boston non è così semplice. Per correre la maratona di Boston bisogna avere il tempo di qualifica, ovvero ti puoi iscrivere solo se sei riuscito a terminare una 42 chilometri entro un tempo determinato. Nel mio caso di quasi cinquantenne il tempo di qualifica è sotto le tre ore e trenta. Oggi decisamente un tempo fuori dalla mia portata. Il mio miglior tempo è di tre ore e cinquantotto minuti.
Per correre la maratona per le strade di Boston bisogna meritarselo.
[…]
Ho sempre un certo pudore a esprimermi quando accadono fatti di questa portata, fatti che coinvolgono la vita e la morte di persone innocenti.
Ho sempre paura di scadere nella rettorica, nel voler fare presenza senza poi cercare di cambiare le cose continuando la vita di tutti i giorni.
Questo post, invece, si avvicina molto al mio sentire.
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