L’esempio riportato dall’immagine è presa da Facebook, ma potrebbe essere tranquillamente essere riportata da un qualsiasi quotidiano nazionale online.
Il meccanismo è sia semplice che subdolo: non si dice nulla di preciso, ma si da ad intendere una qualche notizia sconvolgente e sopratutto, giocando sulla curiosità macabra, delle immagini e dei particolari truculenti.
E’ quasi un capolavoro, il box è un tripudio di parole e frasi chiave per stuzzicare il morboso che è in noi: “un secondo prima”, “disastro”, “eri bellissima”, “tragedia”, “shock”, “è morta Valentina” (e chi è?), “notizia confermata Ansa”.
Ma poi alla fine dall’altro capo del link cosa c’è?
Assolutamente nulla di serio e nulla di quanto promesso o quanto meno lasciato ad intendere.
Lo scopo dei gestori del sito e far girare i banner pubblicitari.
Basta!
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