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A me mi piacciono gli EELST

Elio e PaolaDa poco è stata pubblicato uno studio che è arrivato a conclusioni a cui io ero già giunto nella mia totale empiricità.
Il risultato di questo studio ha occupato per diversi giorni uno dei boxini della colonna di destra dei più titolati quotidiani nazionale online.
Per intenderci, ha fatto compagnia a diversi scoop tipo: Belen sorpresa nuda, galleria fotografica del tronista di turno sorpreso in atteggiamento lascivo con una delle partecipanti del grande fratello numero sette.
Insomma, parliamo di cultura e scienza con la “c” maiuscola.

In breve, nell’articolo ci veniva spiegato come la musica che ascoltiamo nell’adolescenziale, ovverosia i gusti musicali che maturiamo in quella fascia d’età siano quelli che ci portiamo avanti per il resto della nostra vita.

Il mio bagaglio di De Andrè, Bennato, Graziani, Genesis, Pink Floyd arrivano dritti dritti dalla mia fascia 13-18 anni. Il resto spessissimo è noia.

Poi come rara eccezione c’è qualcosa che si aggiunge dopo i 25 anni.

Una di queste sono gli Elio e le storie tese.
Non ho memoria di quando li ho ascoltati per la prima volta, ma so per certo che è stata una folgorazione. E questo ancora prima che fossero conosciuti dal vasto pubblico dopo il primo Sanremo.

Il video che segue serve a comprendere perchè li reputi dei geni.

P.S.
Feiez non ti dimenticherò mai.

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